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Cos’è e a che cosa serve il sebo della pelle
14 OTT

Cos’è e a che cosa serve il sebo della pelle

scritto da: Farma Con Voi Letto: 19864 Commenti: 0

Tutto sul sebo della pelle: da cosa lo compone a quali sono le sue funzioni

Molto spesso, quando si parla di sebo della pelle, si pensa a qualcosa di untuoso e sgradevole, da eliminare e contrastare con ogni mezzo a disposizione. In realtà, una giusta ed equilibrata produzione di sebo è fondamentale per il benessere e la bellezza della cute di viso e corpo.

Vediamo, quindi, da cosa è formato, che cos’è il sebo, a cosa serve, cosa accade in caso di eccessiva o ridotta produzione e dove trovare i prodotti migliori per ogni tipo di pelle.

Che cos’è il sebo della pelle e come viene prodotto?

Il sebo della pelle è un fluido viscoso e oleoso composto da una miscela di lipidi e nello specifico da:

  • trigliceridi (40%);
  • esteri cerosi (20%);
  • acidi grassi liberi (20%);
  • squalene (15%);
  • esteri di colesterolo e steroidi (5%).


Questa sostanza viene prodotta dalle ghiandole sebacee annesse al follicolo pilifero che sono distribuite su tutta la superficie corporea, ad eccezione dei palmi delle mani e delle piante dei piedi. Le concentrazioni più elevate si trovano sul viso, sul cuoio capelluto e sul petto

Queste ghiandole si trovano proprio sotto la superficie della pelle, hanno una struttura a forma di grappolo e ogni acino che le compone produce sebo, il quale poi fuoriesce attraverso i follicoli

La produzione di sebo cambia durante le varie fasi della vita: durante la gravidanza il feto produce grandi quantità di sebo che serve a proteggere la superficie cutanea del nascituro. Dopo il parto, la produzione di sebo decresce rapidamente e rimane latente fino alla pubertà, in questo periodo si ha una massiccia attivazione delle ghiandole sebacee, che rimane stabile nell’età adulta fino a decrescere nell’invecchiamento, motivo per cui le persone anziane sono più inclini ad avere una pelle secca.

La quantità prodotta di sebo della pelle è influenzata da diversi fattori.

  • Fattori esogeni, tra cui l’ambiente, la qualità dell’aria, alcuni prodotti cosmetici e farmaci e il periodo dell’anno (con l’aumentare della temperatura o dell’umidità si ha un incremento nella produzione di sebo).
  • Fattori endogeni come la predisposizione genetica, il pH della pelle e gli scompensi ormonali, come in caso di ciclo mestruale, gravidanza, menopausa, assunzione della pillola contraccettiva.


A cosa serve e a che funzioni ha il sebo?

L’intera superficie cutanea è ricoperta da un importante strato lipidico, chiamato film idrolipidico cutaneo, che forma una sorta di mantello protettivo invisibile.

Questo scudo è costituito da un mix di sebo, sudore, sostanze idrofile e lipidi e contribuisce a donare un odore caratteristico e personale al corpo, poiché la sua composizione varia da individuo a individuo.

Oltre a determinare l’odore specifico di ognuno di noi, tra le varie funzioni del sebo vi è:

  • il controllo della termoregolazione;
  • la protezione da microrganismi patogeni e dagli agenti chimico-fisici;
  • la capacità di trattenere l'umidità e mantenere la pelle idratata e flessibile.


Inoltre, a livello dell’occhio il sebo prodotto dalle ghiandole palpebrali, si mescola con le lacrime, producendo un’emulsione lubrificante fondamentale per il trofismo della superficie oculare.

Da ciò che è stato sopraelencato si evince l’importanza che ha lo strato lipidico che ricopre la nostra cute. Ma cosa accade in caso di squilibri della produzione di sebo della pelle?

Seborrea e acne: ecco cosa accade in caso di eccessiva produzione di sebo

Normalmente la produzione di sebo è pari a 1mg/10cm2 ogni tre ore. Quando la concentrazione diminuisce, si parla di pelle secca o xerosi, mentre quando supera 1.5mg/10cm2 ogni tre ore, si parla di pelle grassa o seborrea.

L’eccessiva produzione di sebo dà origine, dunque, alla seborrea che si manifesta soprattutto con una pelle del viso lucida ed untuosa, ma che può interessare anche cuoio capelluto, glutei e la parte superiore del dorso.

Se prodotto in grandi quantità, il sebo finisce col dilatare le pareti del follicolo pilifero e dà origine in principio ai punti bianchi e poi ai punti neri.

Nei casi peggiori, la seborrea può portare alla comparsa di brufoli e acne, processi infiammatori della ghiandola sebacea e del derma circostante che possono comparire a qualsiasi età, ma che colpiscono in prevalenza gli adolescenti per l’impennarsi in questo periodo della produzione degli ormoni sessuali.

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