SOS mal di gola: che differenza c'è tra faringite, laringite e tracheite?

Qual è la differenza tra faringite laringite e tracheite? Ecco come riconoscerle e curarle

Con l’arrivo del freddo ritornano anche i primi malanni stagionali tipici del periodo, come il mal di gola.

Tuttavia, parlare di mal di gola in maniera generica è un errore che tutti noi commettiamo, poiché in realtà esistono diversi tipi di infiammazioni delle prime vie aeree che si differenziano sia per i sintomi che per la parte della gola interessata.

Facciamo un po’ di chiarezza, dunque, e vediamo meglio la differenza tra faringite laringite e tracheite, come è possibile distinguerle e dove trovare e acquistare i rimedi più efficaci.

Patologie a confronto: la differenza tra faringite, laringite e tracheite

Come accennato, esistono alcuni malanni di stagione, come laringite, faringite e tracheite che spesso tendiamo a confondere e a definire in maniera generale come mal di gola.

In realtà c’è una grande differenza tra faringite laringite e tracheite e conoscerla è fondamentale per individuare il tipo preciso di infiammazione e, di conseguenza, la cura più adatta.

Ecco, rispettivamente, quali sono le parti della gola coinvolte e come distinguere questi 3 disturbi:

1. Faringite

La faringite è un'infiammazione della faringe, il condotto muscolo-membranoso che collega la cavità orale e nasale con esofago e laringe.

Tra laringite, faringite e tracheite, la faringite è quella che possiamo definire in maniera più appropriata come “mal di gola” perché la faringe coincide grossomodo con il fondo della bocca.

La faringite può avere origine virale e batterica e i sintomi più comuni sono: dolore, difficoltà a deglutire, arrossamento, gonfiore, bruciore e irritazione. In caso di faringite acuta, potrebbero presentarsi anche febbre, linfonodi ingrossati, tosse, sia grassa che secca, e rinorrea (il cosiddetto “naso che cola”).

Nella maggior parte dei casi la faringite è dovuta ad alcuni virus, come l’adenovirus, il rinovirus, il virus influenzale e il citomegalovirus, ma può essere provocato anche dall’inalazione di sostanze irritanti, dal reflusso gastroesofageo, dall’aria fredda o troppo secca, dagli sbalzi di temperatura, dall’umidità, da cibi e bevande calde e dal il fumo.

2. Laringite

La laringite è un arrossamento o infiammazione della laringe, quella struttura cava che si trova tra la faringe e la trachea (più in basso rispetto alla faringe e all’incirca all’altezza del pomo d’Adamo)

È attraversato dall’aria in inspirazione ed espirazione ed ha un ruolo fondamentale perché concorre all’emissione dei suoni tramite la vibrazione delle corde vocali.

Le cause della laringite sono le stesse della faringite e ciò che maggiormente le differenzia sono i sintomi, in particolare la disfonia, ovvero un abbassamento della voce che può andare dalla raucedine fino all’afonia.

Gli altri possibili sintomi della laringite sono: dispnea (respirazione difficoltosa), gonfiore, tosse secca e stridori quando si respira. In caso di origine virale possono presentarsi anche raffreddore, placche alla gola e i linfonodi infiammati.

3. Tracheite

La tracheite è l’infiammazione della trachea, il condotto di circa 12 cm attraverso il quale passa l’aria che respiriamo e che si trova tra la laringe e i bronchi.

Solitamente è dovuta a un’infezione batterica (ma può manifestarsi anche in caso di reazione allergica) è si accompagna ad altri disturbi come bronchite o faringite.

I sintomi della tracheite più comuni sono: febbre, respiro affannosi, bruciore all’altezza dello sterno, tosse secca (che potrebbe diventare grassa), senso di oppressione e malessere generale.

Come curare le infiammazioni delle vie aeree e dove trovare i prodotti giusti

Quando laringite, faringite e tracheite hanno una natura batterica, la cosa da fare è rivolgersi al proprio medico, il quale valuterà se ricorrere o meno ad una cura antibiotica.

In generale, per accelerare la guarigione, oltre ad evitare sbalzi di temperatura o fattori irritanti come il fumo, gli alcolici e alcuni cibi e bevande, è possibile ricorrere ad antinfiammatori, analgesici e antisettici che possono contribuire a ridurre la carica virale e a ridurre dolori e fastidi.

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