Alimentazione, salute e ambiente: esiste una dieta sostenibile?

Focus su alimentazione salute e ambiente: ecco le regole per una dieta sana, consapevole e green

Ormai si sa, la nostra alimentazione ha un costo, e non solo sul singolo individuo, ma su tutto l’ecosistema.

C’è una strettissima correlazione infatti tra alimentazione, salute e ambiente e per questo mangiare in maniera sana e sostenibile è fondamentale non solo per la nostra salute e il nostro benessere psico-fisico, ma anche per salvaguardare la salute del pianeta, sempre più precaria e a rischio.

Ecco, quindi, alcuni utili consigli su come seguire una dieta sostenibile e allo stesso tempo salutare ed equilibrata e su come scegliere con attenzione gli alimenti in base al loro impatto ambientale.

Che rapporto c’è tra alimentazione, salute e ambiente?

Come accennato, i cibi che ogni giorno scegliamo di acquistare e consumare, hanno un forte impatto non solo sulla nostra salute, ma anche sull’ambiente.

Per comprendere la portata del fenomeno, basti pensare che la produzione di cibo una tra le cose più inquinanti ed è l’attività umana che contribuisce di più alle emissioni di gas serra (35-37%), superando anche il riscaldamento degli edifici (23,6%) e i mezzi di trasporto (18,5%).

A ciò si aggiunge che l'agricoltura necessita di circa il 30% della superficie terrestre globale e del 75% dell'acqua consumata in tutto il mondo.

Per quanto riguarda l’allevamento, la situazione è anche peggiore: a livello mondiale, il 33% delle superfici arabili è destinato alla produzione di mangimi e la produzione di 1 kg di carne di manzo comporta l'emissione di 25.8 kg di CO2, che equivale a guidare un’auto per ben 211 km.

Inoltre, tutte queste attività richiedono terreno, il che comporta deforestazione e perdita di biodiversità, e un livello elevatissimo di uso di pesticidi e di inquinamento, non solo per la produzione ma anche per il confezionamento, il trasporto e la vendita dei prodotti finiti.

Ecco perché conoscere l’impatto che i cibi hanno sull’ambiente è importante per compiere delle scelte etiche, responsabili e consapevoli.

Ma in cosa consiste di preciso una dieta sostenibile? Scopriamolo insieme.

Cosa si intende per dieta sostenibile?

Per la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e Agricoltura, una dieta sostenibile è un’alimentazione che garantisca la massima sostenibilità ambientale deve presentare un ridotto impatto sull’ambiente e deve essere adeguata dal punto di vista nutrizionale, rimanendo nello stesso tempo economicamente sostenibile, facilmente accessibile e culturalmente accettabile.

L’alimentazione sostenibile è sana dal punto di vista nutrizionale e implica il consumo di cibi prodotti in modo da ridurre al minimo:

• il consumo di energia, acqua, suolo e risorse
• l’uso di additivi e pesticidi,
• il ricorso ad allevamenti e pesca intensivi
• la deforestazione
• l’emissione di anidride carbonica

La buona notizia è che gli alimenti con minore impatto sull’ambiente sono anche quelli che ci fanno più bene e che dovrebbero essere presenti di più sulle nostre tavole.

Ecco quali sono questi cibi e qual è il loro impatto ambientale.

Come si calcola l’impatto ambientale degli alimenti e quali sono quelli più green?

Per stabilire quale sia l’impatto ambientale degli alimenti si utilizzano tre indicatori:

1. Il carbon footprint, ovvero la quantità di gas serra emessa in tutte le fasi della produzione dell’alimento.
2. L’ecological footprint, cioè la superficie di terra (o mare) necessaria per fornire le risorse e assorbire le emissioni di CO2 sviluppate lungo il ciclo di vita del prodotto.
3. Il water footprint, che quantifica consumi e modalità di utilizzo delle risorse idriche necessarie alla produzione di quel cibo.

I cibi a maggior impatto ambientale sono carne, pesce e formaggi, quelli col minor impatto sono patate, frutta e ortaggi. Nel mezzo troviamo legumi, uova, cereali, frutta secca, yogurt e latte.

Consigli e indicazioni per una dieta sostenibile

Seguire una dieta sostenibile è possibile anche senza stravolgere le proprie abitudini. Basta seguire alcune indicazioni per ridurre sprechi e consumi e scegliere i cibi con consapevolezza.

Ecco come fare:

• Aumenta il consumo di frutta e verdura.
• Riduci il consumo di carne (soprattutto di quelle rosse), pesce e alimenti di origine animale.
• Prediligi le fonti proteiche vegetali come i legumi.
• Scegli i prodotti locali a Km 0.
• Consuma i prodotti in base alla loro stagionalità.
• Pianifica i pasti per acquistare ciò che realmente ti serve e evitare gli sprechi.
• Consuma prima i prodotti che stanno per scadere.
• Riutilizza in modo creativo gli avanzi o congelali.
• Conserva i cibi nel modo corretto sia in frigo che fuori per evitare il deperimento.
• Non comprare troppo cibo, soprattutto fresco, se non sei sicuro di consumarlo.
• Compra prodotti sfusi o prediligi packaging biodegradabile e compostabile o riciclabili.

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